Quando le prime volte mi ritrovavo in consulenza con titolari di pasticceria che mi dicevano affidarsi solo al passaparola mi scappava un sorriso.
Una categoria come quella dell’arte bianca, sempre stata artigiana di fatto, poteva anche ritrovarsi a “trascurare” certi strumenti e otteneva comunque un buon flusso di clienti.

Ora, quando mi ritrovo davanti alle stesse affermazioni, mi preoccupo seriamente: vedo che il mondo sta cambiando ad una velocità rapidissima ma il settore non riesce a starci dietro, come invece gli altri settori han già fatto da molto.

Quello che ancor più mi spaventa è che nessuno lì fuori, finora, si è preso la briga di parlare direttamente a te, caro titolare di pasticceria e anzi ti ha sempre “ammassato” al massimo all’interno del settore della ristorazione, quando tu in realtà parli una lingua totalmente diversa.

Le regole del gioco sono cambiate: il periodo della pandemia ha solo accelerato delle dinamiche che erano già partite, se però non riesci a stare al passo con l’evoluzione rischi veramente grosso.

Ormai le pasticcerie spuntano come funghi e i tuoi concorrenti sono pasticcerie, bar, panifici, supermercati e non puoi più permetterti di improvvisare.

Ormai chiunque può alzare la serranda, iniziare a comunicare in modo efficace verso l’esterno (che sia con i social o con altri strumenti cartacei) e rubarti tutti i clienti, quantomeno i migliori.

La conseguenza? , non credo debba essere io a dirtelo, lo puoi capire da solo.

Desideravi questo quando hai deciso di aprire la tua pasticceria? Magari la tua è un’attività storica, magari hai appena aperto, magari stai valutando di aprire…In ogni caso la dinamica è sempre la stessa: il passaparola può funzionare, sì, ma non è assolutamente sufficiente per sbaragliare la concorrenza presente ora sul mercato.