Pasticcere Imprenditore

Gli errori del pasticcere non-imprenditore

Svegliarsi una notte (molto presto, come di consuetudine per i pasticceri.) e pensare “Basta! Voglio mettermi in proprio!” è una cosa che ho affrontato e continuo ad affrontare fin troppo spesso durante le mie consulenze.

La cosa è lodevole: decidere di aprire attività non è  da tutti e son sicuro che le persone che lo farebbero sarebbero molte meno se solo sapessero a cosa stanno andando incontro.

Aprire una pasticceria per il semplice fatto di voler avere maggior libertà espressiva, maggior creatività è quanto di più sbagliato si possa fare: nel momento in cui si apre attività si compie un salto in cui il pasticcere non è più il  ruolo principale.
Si diventa titolare d’azienda. Si diventa imprenditore.

Infatti per quanto possa risultare difficile l’apertura della pasticceria per via della burocrazia che ci sta dietro, ben presto ci si rende conto che la parte più complicata è gestirla e non farla affondare.

Questo è ciò che è accaduto a Giacomo: quest’articolo sarà incentrato sulla sua storia (anche se il nome non è quello reale per mantenere la privacy).

Ho deciso di utilizzare la sua storia perchè è una condizione che purtroppo tocca fin troppe nuove aperture e voglio, con questo articolo, fare in modo che se tu deciderai di imbatterti in questa (fantastica) avventura di nuova apertura, tu possa evitare tutti gli errori che hai fatto lui quando ha deciso di aprire la sua pasticceria.

Giocare a fare l'imprenditore può far male

Aprire una pasticceria non rende automaticamente imprenditori, questo devi stampartelo in testa.

Fare l’imprenditore non è come giocare a Monopoli.

Fin troppo spesso nel settore dell’arte bianca l’aspetto imprenditoriale viene trascurato, focalizzando le proprie energie nel lavoro di laboratorio e trascurando tutti gli altri aspetti che consentono di gestire una pasticceria in modo profittevole.

Quando Giacomo ha deciso di mettersi in proprio probabilmente non si aspettava un percorso così tortuoso: ha allestito il suo locale, acquistato i macchinari, allestito il laboratorio, sistemato la vetrina aiutato dalla moglie.

Quindi, ha deciso di alzare la serranda. Come negli anni 80. Con la differenza che l’anno era il 2018..ma per ora tralasciamo questo particolare, che affronteremo in qualche altro articolo.

La gente ha iniziato ad arrivare, qualche aperitivo, qualche ordinazione di torta, alcuni clienti di passaggio che incuriositi si fermano ed entrano. Così arrivano i primi soldi nella pasticceria di Giacomo.

Giacomo era felice: i soldini c’erano, la pasticceria era affollata e sembrava andare tutto bene. C’era solo un problema: Giacomo non sapeva che, per fare l’imprenditore, ci sono due modi possibili di agire.

  • Agire in maniera consapevole e programmatica, sapendo che nella pasticceria esistono le stagionalità e i periodi di magra ci saranno..però bisogna essere in grado di fronteggiarli;
  • Agire affidandoti al caso e sperare che vada sempre tutto bene. 

Come puoi sapere qual è la possibilità migliore?

Giacomo, non sapendo che per gestire una pasticceria era molto più importante avere competenze imprenditoriali piuttosto che fare i dolci (in prima persona), questo dubbio non se l’è mai posto.

Per avere un’attività di successo, Giacomo pensava esistesse solo un mix di fortuna e abilità nel fare torte.

I primi mesi di apertura per la pasticceria sono stati senza dubbio fruttuosi: a colazione locale sempre pieno, torte che andavano alla grande e aperitivi sempre pieni. In poche parole, flusso di denaro in entrata.

Poi, lo saprai anche tu, con il tempo aprono nuove attività e la pasticceria non è più una novità nel quartiere: le ordinazioni non arrivano più, calano i guadagni e Giacomo non sa come far fronte a tutte le spese in uscita.

Stipendi, tasse e affitto da pagare sembrano schiacciarlo.

C’è bisogno di una soluzione

Giacomo stila una lista di azioni che potrebbe fare per salvare la sua pasticceria e inizia ad attuarle una per volta:

  • Acquistare nuovi arredi;
  • Aggiungere nuovi prodotti a listino;
  • Sponsorizzare la pasticceria sui social.

Senza una strategia, ogni strumento è inutile

La pasticceria è stata aperta da poco, ma inserire nuovi prodotti nel listino potrebbe attirare più clienti.. 

Qui, stranamente, i nuovi clienti non arrivano. I soliti volti acquistano, provano il prodotto, ma non arrivano nuove persone. E Giacomo non riesce a spiegarsi il motivo.

Ad ogni modo, con il passare del tempo, vede che il nuovo prodotto diventa un trend e inizia ad andare via molto più rispetto all’inizio.

Questo sembra risollevare le sorti della sua pasticceria!

Va tutto bene, fino a quando… un’altra pasticceria della città inserisce a listino lo stesso prodotto e le persone iniziano a scegliere in base a ciò che è più comodo: vicinanza, prezzo, orari.

Un altro scossone arriva: la pasticceria di Giacomo non ha più l’esclusiva e iniziano a spuntare i primi (veri) concorrenti.

Da bravo imprenditore, Giacomo non si arrende: inizia quindi a sponsorizzarsi sui social per cambiare il destino della sua attività.

I social non servono a nulla se non sai ciò che stai facendo..

Per Giacomo, per sopravvivere è rimasta l’unica soluzione: lanciare una campagna di sponsorizzazione sui social per ampliare il raggio di utenza e di potenziali clienti della pasticceria.

Cosa decide di fare Giacomo?

Giacomo decide di contattare un grafico: gli fa creare delle locandine impaginate belle con qualche foto della palestra, ci scrive su “PROMOZIONE SPECIALE” e lancia la sponsorizzata investendo del denaro.

È il momento di fare un appunto alla strategia (totalmente assente) di Giacomo. Quando sponsorizziamo la nostra pasticceria sui social dobbiamo avere chiari:

  • A chi ci rivolgiamo (target);
  • Gli obiettivi della campagna (cosa vogliamo ottenere? vendite, contatti, soldi?);
  • Quali canali di comunicazione preferisce il nostro target (Instagram, Facebook, YouTube, WhatsApp?).

In base a questo Giacomo avrebbe potuto creare una campagna di sponsorizzazione valida e in grado di portare dei risultati, tuttavia… Giacomo ha agito seguendo l’abitudine del “così fanno tutti”.

La sponsorizzata di Giacomo presenta queste caratteristiche:

  • Non ha scelto il target;
  • Ha creato una promozione a sconto (una delle peggiori cose che si possa fare per la propria pasticceria, se non si segue il metodo M.O.N. di Pasticcere Imprenditore);
  • Non ha fissato un obiettivo preciso (se non sai che risultato vuoi dalla tua campagna, non potrai mai ottenerlo).

Agire come ha fatto Giacomo è un errore molto comune nel mondo delle pasticcerie, ma non è colpa del singolo imprenditore: le ragioni di queste azioni totalmente scorrette sono da ricercare all’interno del nostro passato.

L'ignoranza imprenditoriale è nascosta nella maggior parte di chi apre una pasticceria

I motivi degli insuccessi di Giacomo sono noti per chi segue da un po’ Pasticcere Imprenditore.

Andiamo a vederli insieme:

  • Mancanza di un obiettivo preciso;
  • Azioni basate su caso, fortuna e sul “si è sempre fatto così”;
  • False convinzioni;
  • Preparazione imprenditoriale insufficiente.

Cosa significa ciascun punto di questo elenco? 

Se non hai un obiettivo ben preciso non puoi indirizzare correttamente i tuoi sforzi, ti faccio un esempio: acquistare arredamenti nuovi non è necessario se hai già fatto un restyling da meno di cinque anni, quindi perché farlo?

Uno dei motivi per cui si sbaglia spesso è legato alle abitudini apprese all’interno del nostro settore: lavorare nel mondo dell’arte bianca in Italia, comporta una serie di false convinzioni che abbiamo acquisito e da cui non riusciamo a staccarci.

Quella dell’introduzione di nuovi prodotti per attrarre nuovi clienti è una di queste.

Così come lo è anche fare i volantini e distribuirli per la città sperando che la scritta “PROMOZIONE” faccia arrivare in pasticceria nuovi clienti.

Il problema è che se puntiamo sulle promozioni o sulle novità, le nostre strategie di marketing (che non sono strategie di marketing, perché marketing è altro) avranno vita breve e zero risultati e quindi, porteranno solo a uno SPRECO di tempo, risorse e denaro.

Di chi è la colpa di tutto questo?

La colpa di tutto questo non è di Giacomo, come non lo è di nessun imprenditore che decide di aprire una pasticceria.

Il reale colpevole di ogni fallimento è l’abitudine: il nemico di ogni imprenditore che vuole fare davvero fortuna qui in Italia.

L’abitudine porta chi lavora nel fitness a restare in una zona comoda dove vige la regola del “Si è sempre fatto così” e non dà alternative né spinte per il cambiamento.

L’unico modo per sconfiggere l’abitudine e sciogliere la catena con cui ci lega è fare ciò che ha fatto Mario: informarsi, formarsi e aprire la mente.

Queste azioni hanno permesso a Giacomo di scoprire che esiste una nuova strada da seguire per salvare la sua pasticceria.

Torniamo a Giacomo..che fine ha fatto?

Giacomo si è reso conto che gestire una pasticceria richiede delle competenze di cui non era in possesso e l’unica cosa che poteva fare era mettersi in discussione, lasciare da parte per un momento il lavoro manuale in laboratorio e concentrarsi sulle azioni che avrebbero permesso alla sua pasticceria di prosperare.

Questo è il momento in cui Giacomo decide di contattare Pasticcere Imprenditore per acquisire queste competenze.

Finalmente si è reso conto che ogni azione non è fine a sè stessa ma è parte di un sistema molto più articolato che richiede un’analisi ed una comprensione dei dati molto approfondita al fine di studiare la strategia più appropriata per la sua pasticceria.

Se vuoi essere davvero padrone di te stesso e del tuo futuro, non farti bloccare dall’abitudine e dalle false credenze del fitness italiano.

Scegli di andare oltre e segui la vera strada che ti porterà al successo, proprio come hanno fatto tutti gli imprenditori che hanno già scelto Pasticcere Imprenditore e stanno mostrando ogni giorno i risultati ottenuti.

Inizia a costruire il tuo miglior futuro da oggi, proprio come Giacomo.

Ti aspetto nella nostra chiamata di Assestamento Operativo: per prenotarla ti basterà cliccare sul pulsante in basso.

Ci vediamo dall’altra parte,
Nicola

Nicola Candian, esperto in analisi e pianificazione strategica di crescita e gestione aziendale nel settore delle pasticcerie.
Da anni aiuta il settore a gestire la propria azienda con efficacia aumentando gli incassi e, soprattutto, i profitti.

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